Milano, la nostra Milano, completamente deserta.

Da Piazza Duomo a Piazza della Scala, da corso Buenos Aires a Corso Vercelli, dalla stazione Centrale a Piazzale Loreto, facendo un giro nella nostra città la si trova desolatamente vuota.

Tutti a casa per prevenire il contagio, nessuna vita sociale, negozi chiusi, palestre chiuse, scuole chiuse anche lo sport e il calcio, soprattutto, si è fermato. Prendere un caffè al bar si può, ma solo prima delle 18.00

Le stesse scene si possono vedere a Roma, Firenze, Napoli, Bologna e in tutte le altre città italiane, ormai tutte in zona rossa.

Le escort, naturalmente, hanno sospeso la pubblicazione degli annunci fotografici online, stop agli incontri, bisogna tutelare la salute di tutti.

Gli ospedali sono allo stremo, medici ed infermieri si alternano in turni interminabili per far fronte a questa situazione d’emergenza, curando gli ammalati e correndo il serio rischio di infettarsi.

Chi avrebbe mai potuto immaginare di raccontare una storia come questa?

Un virus capace di fermare una città come Milano, l’intera Italia, tutta l’Europa, nel 2020.

Sui libri di storia abbiamo letto di gravi malattie che hanno colpito il mondo, grandi calamità, che hanno, purtroppo, fatto migliaia di morti.

Ma oggi, nell’era della globalizzazione, l’era del digitale, si poteva prevedere una catastrofe simile?

Eppure abbiamo avuto la SARS (acronimo di Severe acute respiratory syndrome) nel 2003, con circa 8000 contagiati e oltre 700 decessi, H1N1 o più semplicemente influenza suina nel 2009 oltre 490.000 contagi e più di 18.000 decessi nel mondo, fu classificata dall’ OMS come pandemia.

Unico modo per evitare la trasmissione del Virus, Covid 19 ,è quello di evitare i contatti e seguire le normative emanate dal Ministero della Salute, dall’ Istituto Superiore di Sanità e dalla Regione Lombardia

– Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o usa un gel a base alcolica

– Non toccarti occhi naso e bocca con le mani.

– Evita gli abbracci e le strette di mano.

– Evita contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro.

– Evita luoghi affollati.

– Disinfetta le superfici e gli oggetti di uso comune.

– Copri bocca e naso con fazzoletti monouso o usa la piega del gomito quando tossisci o starnutisci.

– Se hai sintomi simili all’influenza resta a casa, non recarti dal medico o al pronto soccorso ma contatta la guardia medica o i numeri regionali.

Forse si sarebbero dovute applicare da subito tutte le limitazioni, ma non era semplice rendersi conto della gravità del problema, forse anche a causa delle informazioni, inizialmente, un pò confuse e discordanti tra di loro: chi diceva che “è una semplice influenza” e chi “è pericolosa solo per gli anziani”.

Per tutti noi non è stato comprensibile da subito quale fosse il modo giusto per affrontare questa grave situazione.

Oggi 15 marzo, a quasi un mese dall’inizio dell’emergenza, siamo tutti coscienti della gravità che stiamo vivendo in Italia ed in Europa.

Così le strade sono vuote, la gente resta a casa e inizia ad organizzarsi con flash mob fatti alla finestra o sui terrazzi: si suona, si canta, si applaude.

La perdita del contatto umano, dopo la paura del contagio, è la conseguenza più difficile da accettare.

Non possiamo frequentare, abbracciare, baciare o semplicemente sfiorare le mani delle persone a noi care, dobbiamo, purtroppo, fare anche a meno di avere contatti con le nostre escort preferite, che potrebbero regalarci momenti di spensieratezza.

Possiamo solo sperare di vedere presto la fine di questa emergenza, perché, purtroppo, al momento non c’è altro da fare, e aspettare di tornare tutti alla nostra vita normale, ritrovare quella “quotidianità” che ora ci sta tanto mancando.

Sarà bellissimo tornare a poterci tutti riabbracciare e non solo.